giovedì 22 maggio 2014

Fatterellando, Il Giardino Segreto







"Quel pomeriggio era splendido: la natura pareva essersi vestita a festa solo per far contento Colin, e la primavera pareva essersi preoccupata di rendere bello solamente quel pezzetto di terra. ... Avevano fermato il carrozzino di Colin sotto un prugno tutto fiorito e carico di api ronzanti: un candido baldacchino preparato per il re delle fate. Più in là erano allineati ciliegi e meli coi loro boccioli rosa e bianchi, che già cominciavano ad aprirsi; tra l'intrico dei rami in fiore s'intravedevano lembi di cielo....Mary e Dickon continuavano a lavorare alacremente, mentre Colin li stava a guardare; tuttavia non aveva tempo d'annoiarsi con tutte quelle cose che gli altri due gli portavano da vedere: boccioli di fiori ancora chiusi o appena sbocciati, rametti con le prime tenere foglioline, una penna di picchio caduta dal nido sull'erba, e persino un guscio d'uovo già vuoto. Poi Dickon spinse lentamente il carrozzino in giro, perché Colin potesse ammirare tutte le meraviglie del giardino, che pareva loro uno splendido regno incantato....«Chissà se riuscirò a vedere il pettirosso?» chiese Colin..."







Nonostante Frances Burnett venga prevalentemente ricordata per Il piccolo Lord (Little Lord Fontleroy), 
si può affermare che la sua opera più completa, più bella e più significativa 
sia proprio Il giardino segreto, un libro che consiste nella miscela di buoni sentimenti, soprannaturale, speranza, amicizia, e ricco inoltre di simbologie legate alla natura.
 Inoltre anche lo splendido scenario naturale, ossia il verdeggiante e rassicurante giardino, 
contribuisce a fare di questo libro un capolavoro della letteratura per ragazzi e non solo.










" Allora scivolò dentro e chiuse la porta dietro di sè  e vi si appoggiò col dorso.
guardandosi intorno, respirando ancora un po' affannosamente per l'eccitazione, 
la meraviglia e la gioia. Era " dentro " il giardino segreto! "






Pubblicato per la prima volta nel 1909 il romanzo di Francis Hodgson Burnett, "The secret garden", ha conquistato per più di un secolo i lettori per la determinazione e il coraggio con cui due ragazzini infelici e sfortunati cercano di portare gioia e conforto non solo nelle loro vite ma anche in quelle delle persone che li circondano.
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Tutti dissero che  Mary Lennox, giunta al castello di Misselthwaite per vivere presso
suo zio, essendo rimasta orfana, era la più brutta bambina che avessero mai visto: aveva un
visetto appuntito, una figurina smilza, pochi e radi capelli biondicci ed un'espressione antipatica
sulla faccina pallida, dagli occhi scialbi.






Mary ha perso i genitori per un'epidemia di colera in India e il mondo che è costretta a scoprire ora
 è per lei assolutamente nuovo.






" Quando fu uscita dal cancello si trovò in un grande giardino con radure e
sentieri tortuosi bordati di bosso.






Il clima, la vegetazione, i rapporti con la servitù, tutto è assolutamente diverso....
" Ella non conosceva abbastanza l'Inghilterra per sapere che stava avvicinandosi agli orti
dove crescevano frutta e verdura






C'era un' altra porta aperta che mostrava siepi e sentieri attraverso aiuole di ortaggi
invernali. Un vecchio con una vanga sulle spalle entrò nel giardino.
Aveva un'aria arcigna e non sembrava affatto soddisfatto di vederla...






Ma ecco la prima sorprendente scoperta;

Un uccellino con un brillante petto rosso era appollaiato sulla cima di uno
di questi alberi e cantava quasi si fosse accorto della sua presenza e volesse chiamarla

e un amico tira l'altro...

...Il vecchio si volse dalla parte del frutteto e fischiò dolcemente con gran meraviglia
di Mary che non sapeva spiegarsi come un uomo tanto burbero potesse fischiettare così bene.
Immediatamente accadde una cosa meravigliosa: un frullo d'ali attraversò l'aria e il grazioso
uccellino volò verso di loro e venne a posarsi su di una zolla ai piedi del giardiniere...








Mary non aveva mai capito prima di quel momento che la sua solitudine era una della cose che la facevano diventare aspra ed imbronciata,

Nel suo cuoricino qualche cosa tremò; quello strano uccellino allegro e grazioso aveva
qualche cosa di umano: era piccolo, tondo, morbido, il becco era fine e delicato
come le svelte gambette.






Il dolore per la perdita prematura della moglie  ha indurito il cuore dello zio di Mary che trascorre il suo tempo lontano dal castello, lasciando la bambina in compagnia dei domestici. Mary socializza con Martha, una ragazzotta di campagna dai modi semplici e gentili, che racconta di un giardino segreto, dove un tempo i due sposi trascorrevano ore felici, ma che ora è abbandonato. Il padrone ha vietato a chiunque di entrarvi : è circondato da un alto muro e la porta d'accesso, nascosta da una fitta cortina di edera, è chiusa a chiave.
Mary sente nascere dentro di sè un grande desiderio di entrare in quel giardino, fintanto che un giorno....

Mary vide il pettirosso saltare sopra una zolla di terra appena rimossa e fermarvisi
in cerca di vermiciattoli. La bambina scorse qualcosa tra la terra smossa: era un oggetto
simile ad un anello in ottone o di ferro arrugginito. Quando il pettirosso volò
sull'albero vicino, ella allungò la mano e raccolse l'anello. Era qualcosa di più di un
anello: era la vecchia chiave che sembrava essere rimasta sepolta laggiù per molto tempo.

Forse è la chiave del giardino segreto...






Sarà proprio il pettirosso a condurre Mary alla scoperta della porta segreta e,
 una volta varcata quella soglia, la bambina scopre che quello:

Era il luogo più affascinante e misterioso che si potesse immaginare...Le piante di rose 
da giardino, cresciute senza mai essere state potate, erano diventate come dei piccoli alberi...
Il sole brillava tra quelle quattro mura e l'azzurra volta del cielo pareva più luminosa che altrove.







 Dapprima Mary pensa che il giardino così a lungo privo di cure sia morto, ma poi esplorandolo attentamente scopre che ci sono tanti segni di vita nascosti tra le foglie  ormai secche e i rami contorti.Così decide che quel giardino deve rivivere e sarà lei stessa a far sì che ritorni ad essere la meraviglia di un tempo.
Le sue nozioni di giardinaggio sono praticamente nulle e per di più la bambina non intende svelare ad alcuno la sua scoperta. Eppure sente nascere ogni giorno di più un interesse mai provato prima per i bulbi, i germogli, le rose, e sogna ad occhi aperti come sarà un giorno il giardino segreto.
Intanto fa un incontro molto interessante:

" Vi era un sentiero bordato di siepi di alloro che girava intorno al giardino segreto
e finiva a un cancello che dava in un boschetto nel parco. Quando lo raggiunse, lo aprì e lo varcò
perchè intanto aveva udito uno strano e modulato fischio...
Lo spettacolo stranissimo che le apparve le tolse quasi il respiro: un ragazzo stava sotto
un albero al cui tronco era appoggiato con la schiena, mentre suonava in un rozzo zufolo.
Era un ragazzo buffo, di circa dodici anni; aveva un aspetto pulitissimo, un nasino volto all'insù
e delle guance rosse come papaveri. Mary non aveva mai visto occhi così rotondi e
azzurri in una faccia di bambino.






Il ragazzo è Dickon, uno dei tanti fratelli di Martha;vive nella brughiera ed è venuto al castello per portare a Mary degli attrezzi  da giardino e dei semi. Dickon è un ragazzo gentile e buono e gli animali stanno volentieri con lui, gli uccelli, i conigli, le pecore , i cavallini selvaggi e perfino le volpi, tutti gli vogliono bene.
Superata la timidezza iniziale, Mary resta affascinata dalle parole di Dickon e dalla sua simpatia, così finisce per confidargli il suo segreto. I due lavoreranno insieme per far rinascere il giardino non simile
a uno di quelli coltivati dai giardinieri, tutti tagliati e pettinati e lisciati; sarà un giardino
con la vegetazione che cresce libera e dondola e intreccia i suoi rami che vanno dove vogliono.






Improvvisamente il signor Cravin, lo zio di Mary, rientra da Londra al castello e chiede finalmente di incontrare la bambina prima di ripartire.
Mary si presenta all'incontro intimidita e imbarazzata ma con sua grande sorpresa scopre che lo zio

Non era brutto: il suo viso avrebbe anche potuto essere bello, se non vi fosse stata
 un'espressione tanto profonda di infelicità; sembrava che la vista della bambina lo preoccupasse
e lo spaventasse, come se non avesse saputo che fare di lei e cosa dirle:






Il colloquio tra i due è breve ma Mary trova il coraggio di chiedere allo zio di poter disporre di Un pò
di terra, per piantarvi i semi e farvi e per farvi crescere delle piantine, per vederle
nascere e vivere,  e il signor Cravin, un po' sorpreso e un po' intenerito , acconsente perchè la bambina gli fa ricordare qualcuno che amava la terra e tutto quello che vi cresce. 
Ma le sorprese per Mary non sono finite. Quella stessa notte viene svegliata dal rumore della pioggia che batte contro i vetri con pesanti gocce e mentre si gira e rigira nel letto in attesa di riprendere il sonno , sente un suono provenire dal corridoio,lontano e soffocato, simile ad un pianto triste. Mary prende una candela accesa dal suo tavolino da notte e si avventura per i lunghi corridoi bui alla ricerca del luogo da cui proviene quel pianto.

Si avvicinò alla porta e la tirò a sè per aprirla. Era una camera grande con bei mobili antichi;
il fuoco moriva nel caminetto ed una lampada da notte ardeva di fianco al letto a colonne intagliate, che sostenevano un baldacchino di broccato. Nel letto c'era un ragazzo che
piangeva disperatamente






Il ragazzo è Colin, Colin Craven.

Il ragazzo aveva la faccina minuta e delicata del colore dell'avorio, gli occhi
sembravano troppo grandi per la sua faccia e le occhiaie profonde la facevano sembrare
ancora più minuta. Sembrava che il bambino fosse stato ammalato, ma pareva che ora piangesse
più di stanchezza e di rabbia che di dolore.

Superato il reciproco stupore - ognuno ignorava l'esistenza dell'altro - i due cugini iniziano a raccontare di sè con inaspettata disinvoltura.
Colin vive segregato in quella stanza  perchè non sopporta di essere visto dalla gente.Il padre raramente gli fa visita perchè la madre è morta in occasione della sua nascita perciò la sua presenza lo addolora. Poichè il ragazzo è piuttosto cagionevole di salute , tutti sono convinti che non vivrà a lungo. Lui stesso ne è convinto e dato che  nessuno osa  contraddirlo, è diventato un ragazzino dispotico  e prepotente.
In poco tempo Mary riesce a scuoterlo dal suo torpore parlandogli della brughiera, dell'erica , della ginestra dal dolce profumo di miele, dell'aria dorata dal sole e Colin riprende colore e voglia di vivere.






Il percorso non è facile; infondo entrambi i ragazzini hanno trascorso un'infanzia viziata e solitaria e devono imparare a dominare il proprio egocentrismo, ma Dickon con la sua spontanea semplicità e precoce saggezza sarà per loro di grande aiuto.






" Dickon venne dentro sorridendo con l'agnellino tra le braccia, la volpe al fianco,
Noce si una spalla e Guscio in tasca. Sull'altra spalla stava Fuliggine.
Colin si drizzò lentamente fissando il ragazzo come aveva fissato Mary la notte del temporale.
Ora la sua espressione era piena di meraviglia e di gioia.

E finalmente arriva il giorno in cui Colin può scendere in giardino sulla carrozzina spinta da Dickon in compagnia di Mary. Ormai anche Colin conosce il segreto del giardino ed è proprio lì che sono diretti. Giardinieri e servitori hanno ricevuto ordine perentorio di non farsi trovare sulla loro strada.






" Colin appoggiato all'indietro sui cuscini della carrozzella guardava il cielo.
La volta azzurra sembrava altissima e le candide nuvolette sembravano dei bianchi uccelli
che galleggiassero ad ali spiegate nella cristallina immensità.
Il vento soffiava a larghe folate tiepide dalla brughiera, ed era strano quel suo profumo
selvaggio e dolce.







Una volta arrivati all'ingresso del giardino segreto

 Colin aveva coperto i suoi occhi con le mani per non vedere nulla prima di essere
dentro del tutto. Quando la porta fu chiusa, tolse le mani dagli occhi e cominciò a guardarsi intorno incantato. Sul muro, sull'erba, sugli alberi, sui rami e sui germogli il verde velo
fatato, formato da tenere foglie nuove, si era esteso come per incanto; nelle aiuole. sotto
gli alberi e nei grandi vasi di pietra grigia, al centro delle capannucce e dei pergolati
c'erano ovunque macchie d'oro, di porpora e di bianco e gli alberi mostravano una strana
nevicata di fiori rosei e bianchi e gli uccelli come impazziti per la gioia svolazzavano intorno
trillando e gorgheggiando nell'aria carica di profumi.






Erano tutti e tre molto felici.
Spinsero la sedia a rotelle sotto un susino bianco di boccioli che risuonava del ronzio
delle api in festa; sembrava un baldacchino per il trono di un re di una fiaba.
Là vicino erano ciliegi e meli, i cui bei boccioli, rosa o bianchi, erano qua e là fioriti del tutto.
Fra i rami del baldacchino fiorito facevano capolino pezzetti di cielo che parevano guardare
come grandi occhi meravigliati quello che stava accadendo lì sotto

E' il miracolo della vita che si rinnova in continuazione e che farà sì che Collin abbandoni i fantasmi della sua solitudine, della sua presunta debolezza fisica per vivere con serenità e gioia la pienezza della sua adolescenza.
Anche Mary, la ragazzina triste e scialba venuta dall'India,  ora è una bambina allegra e vivace, dall'aspetto forte e sano.
E anche il signor Craven ritroverà la pace dell'anima e la gioia del sorriso nell'amore rinnovato per il figlio.





( Le immagini fin qui usate sono di
 Inga Moore,  che ha saputo cogliere nelle illustrazioni del suo ultimo lavoro tutto l'incanto stupefacente del giardino segreto che torna a vivere grazie alle amorevoli cure di Mary Lennox, del cugino Colin e di Dickon, un ragazzo dello Yorkshire.)


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Quando il romanzo Il giardino segreto venne pubblicato nel 1909, non ebbe un grande successo né di pubblico né di critica; fu anzi accolto molto freddamente e fu riscoperto solo più tardi, soprattutto negli anni settanta del XX secolo. Il motivo dell'iniziale insuccesso è dovuto alla novità della storia trattata, che metteva in crisi molte delle più radicate convinzioni sull'educazione dei bambini e che quindi il pubblico istintivamente rifiutava.






Come abbiamo visto il libro narra la storia di un bambino brutto, malaticcio e decisamente antipatico- che riesce a risolvere i propri problemi di salute, ad irrobustire il corpo e a migliorare il proprio carattere, lasciandosi aiutare da un altro ragazzo e vivendo e lavorando all'aperto, a diretto contatto con la natura.






Bambini e ragazzi si possano educare da soli; l'amicizia tra loro può aiutarli a migliorarsi; il lavoro e la vita all'aperto garantiscono un corpo sano e favoriscono un buon equilibrio psicologico: queste sono quindi le tesi educative del romanzo, in netto contrasto con le convinzioni pedagogiche dell'epoca, i pedagoghi  infatti sconsigliavano di stare troppo all’aria aperta, di avere contatti con gli animali e soprattutto ritenevano molto pericolosa la frequentazione tra bambini di sesso diverso!  di sicuro non le si può rimproverare di non essere stata lungimirante, almeno riguardo a certe cose   Come è evidente quindi, un libro apparentemente semplice come Il giardino segreto finiva per rivelarsi quasi rivoluzionario.







Il giardino segreto è un libro per l'infanzia, piccolo inno all'amicizia e alla fiducia in se stessi. Io non l'avevo ancora letto, l'ho trovato su una bancarella e l'ho comprato
E' un classico, uno di quei romanzi che non solo raccontano una bella storia ma che ti lasciano qualcosa su cui riflettere, che tu sia un bambino o un adulto.





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Quello che mi ha più colpita è sicuramente la descrizione dei luoghi. La casa, con le sue 100 e più stanze abbandonate, ferme ad un passato lontano, riflette chiaramente lo stato d'animo del suo proprietario, ma anche quello del figlio: è un luogo tetro, oscuro, una vera prigione fatta di aria stantia, dolori e rimpianti. 
E poi la Natura,
 Mi sono innamorata da subito dei delicati toni pastello usati per descrivere i classici giardini delle antiche ville inglesi, con labirinti di siepi, frutteti e sentieri di ghiaia. Un’Inghilterra raffinata,  e caratterizzata soprattutto dagli ampi spazi grigioverde della brughiera.  E proprio nella brughiera si incontra quello che è  il mio personaggio preferito, Dickon: un ragazzino proveniente da una numerosa famiglia di umili origini, abituato alla vita all’aria aperta e dotato della rara capacità di stabilire un’amicizia con gli animali selvatici, che aiuta prima Mary e poi Colin a ridare vita al giardino con l’arrivo della primavera.






È difficile trovare in un libro luoghi descritti così bene, così come è quasi impossibile districarsi nella selva delle pubblicazioni moderne: il vero talento, quello che fa emozionare il lettore, è sempre più sommerso da spazzatura, da autori che pubblicano solo perché o hanno le tasche foderate di soldi o uno stuolo uniforme di simili che si scopiazzano a vicenda. Per questo, salvo poche meritate eccezioni, sono una sostenitrice dei testi un po’ più datati.






Il giardino segreto è una piacevole evasione dalla vita di tutti i giorni, una pausa serena con le tinte ingenue e incantate dell’infanzia, che fa tornare la voglia di correre fuori nel primo spazio d’erba a disposizione e ritrovare qualche frammento di ciò che ci affascinava da bambini, un fiore o una nuvola, il rumore della pioggia e quello delle foglie.






Poi torno adulta e scopro che dietro a quella affascinante storia “da ragazzi” c’è qualcosa di più. E in questa mia lettura del Giardino Segreto io ho trovato un altro significato: sono la cura ed il rispetto per il proprio giardino segreto, quello interiore, che ci aiutano a maturare, a crescere in salute e in serenità e a farci diventare persone felici! È grazie a quelle attenzioni particolari che prendono vita i fiori più preziosi e delicati, i più profumati che abbiamo nell’animo, è grazie a quella cura che la nostra mente impara a distinguere, è grazie a questo che quel “giardino segreto che è in noi riesce a sbocciare:

“Guarire”, dunque, riprendere in mano la propria vita e guardare avanti senza timori, concretizzando in solide realtà sogni e aspettative, come per l’appunto la stessa autrice (maestra nel fondere vicende autobiografiche e pulsioni immaginative) ha saputo fare…






Nata a :Manchester, emigrò a Knoxville (:Tennessee) negli Stati Uniti dopo la morte di suo padre nel 1864. La famiglia viveva in cattive condizioni finanziarie, dato che la promessa di aiuto da parte di uno zio materno si rivelò infondata. Dopo la morte della madre, la diciottenne Frances iniziò a scrivere per aiutare la famiglia. 






La sua prima storia venne pubblicata in w:Godey's Lady's Book nel 1868. Subito dopo, i suoi scritti cominciarono ad essere pubblicati regolarmente in Godey's, Scribner's Monthly, :Peterson's Ladies' Magazine e Harper's Bazaar. Il suo principale talento di scrittrice consisteva nel combinare dettagli realistici della classe lavoratrice con una trama romantica.






Si sposò con il Dottor Swan M. Burnett di Washington D.C. nel 1873. Il suo primo romanzo fu pubblicato nel 1877; That Lass o' Lowrie's era una storia sulla vita nel Lancashire.
Dopo essersi spostata a Washington D.C., la Burnett scrisse i romanzi :Haworth's (1879), Louisiana (1880), A Fair Barbarian (1881), e Through One Administration (1883), ed anche lo spettacolo teatrale Esmeralda (1881) scritto con William Gillette.






Nel 1886 pubblicò Il piccolo lord (Little Lord Fauntleroy). Inizialmente pensato come libro per bambini, suscitò molto interesse nelle madri. Il libro vendette più di mezzo milione di copie.
Nel 1888 vinse un processo in Inghilterra sui diritti d'autore per Il Piccolo Lord, stabilendo un precedente che fu inserito nella legge britannica sul copyright nel 1911.






Nel 1898 Frances divorziò dal Dr. Burnett. Successivamente, nel 1900, si risposò con Stephen Townsend, il suo business-manager. Il secondo matrimonio durò meno di due anni, terminando nel 1902.






I suoi ultimi lavori includono Sara Crewe (1888) - successivamente riscritto come La piccola principessa (1905); [A Lady of Quality (commedia)|A Lady of Quality]] (1896) - considerato uno dei migliori spettacoli teatrali da lei scritti; e Il giardino segreto (1909) - forse la sua opera più conosciuta.
Nel 1893 pubblicò le memorie della sua gioventù, The One I Knew Best of All. Dalla metà degli anni '90 dell'800 visse in Inghilterra, ma nel 1909 tornò negli Stati Uniti dopo essere diventata una cittadina americana nel 1905.






Dopo la morte del suo primo figlio Lionel, nel 1890, la Burnett si avvicinò ad uno spiritualismo che apparentemente fu di conforto per il suo dolore. Durante la w:Prima guerra mondiale, la Burnett, nel romanzo w:The White People, scrisse ciò che secondo lei accade dopo la morte.






Frances Hodgson Burnett morì a Plandome (w:New York) ed è sepolta nel vicino cimitero di w:Roslyn, vicino al figlio Vivian. L'effigie a grandezza naturale del figlio Lionel è situata ai suoi piedi.







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La curiosità di Antonella


Guillermo del Toro produrrà la nuova versione de Il Giardino segreto di  Frances Hodgson Burnett. A rivelarlo è Deadline, secondo il quale il film sarà basato su una sceneggiatura scritta da Lucy AliBar. Al fianco di del Toro ci sarà anche Mark Johnson. Il giardino segreto è stato adattato più volte nel secolo scorso come ad esempio il film del 1993 diretto da Agnieszka Holland. 
Il sito rileva che questa nuova versione, ancora senza un regista, sarà probabilmente spostato dall’Inghilterra al Sud degli Stati Uniti.



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 Dal romanzo sono stati tratti ben tre film, tra cui quello del 1993, diretto dalla regista polacca Agnieszka Holland. Inoltre, ispirandosi alla storia, è stata creata la serie animata giapponese dal titolo Mary e il giardino dei misteri., riguardo a questo vi invito a visitare il blog di  Audrey  che vi racconterà
tutto quello che c'è da sapere.

26 commenti:

  1. Ciao Antonella,
    anche se avevo già letto il tuo post, mi sono presa 5 minuti per rivederlo e rileggerlo adesso che è pubblicato e devo farti i miei complimenti, hai scelto delle immagini bellissime che hanno dato valore allo scritto. Mi piace l'idea che hai avuto di raccontare la storia anche attraverso le frasi del libro. In questo modo ci si sente maggiormente coinvolti e si ha anche la voglia e il desiderio di comprare il libro.
    Interessante anche la curiosità che hai trovato, brava!!!
    Ora non vedo l'ora di pubblicare il prossimo fatterellando ;)
    un bacione e buona giornat

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    1. Ciao Audrey, devo dire che mi è piaciuto tanto preparare con te questo post...ora sono dispiaciuta per il contrattempo che si è verificato sul tuo blog, spero che i lettori si ricordino che il Fatterellando è un lavoro a 4 mani e passino comunque anche a leggere il tuo lavoro.
      Un bacione.
      Antonella

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  2. ciao
    non ho mai letto questo libro però mi sembra molto bello. Mi sembra un inno all'amicizia, alla natura. Messo nella mia WL. Buona giornata e coccole agli amici pelosi.

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    1. Ciao Roberta, è un liubro per ragazzi molto bello ed è una piacevole lettura anche per noi adulti che certamente riusciamo a trovare nuovi significati rispetto alla lettura infantile. Hai fatto bene a metterlo nella tua lista.
      Un bacione e coccola ad HayLyn.
      Antonella

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  3. Risposte
    1. Ciao Giancarlo, è sempre un piacere incontrarti. Non scrivi più?
      Buona serata.
      Antonella

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  4. Ammazza, oggi hai scritto tanto! :)
    Le prime illustrazioni sono bellissime, le altre più naif (mi piacciono ugualmente, ricordano proprio i libri di lettura delle scuole elementari!).
    Quanto all'opera, da piccolo dovrei averla letta... ma sicuramente vedevo il cartoon Mary e il giardino dei misteri XD

    Moz-

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    1. Ciao Moz, oggi era il giorno del Fatterello a 4 mani con Audrey ( pur troppo blogger non si è aggiornato ma lei ha analizzato il film ) e quindi il post è più approfondito.
      Anche a me piace molto la prima serie di illustrazioni, quelle della Moore, le altre sono un po' meno curate ma come scrivi tu ricordano comunque molto i libri di scuola delle elementari.
      Ti auguro una buona serata.
      Antonella

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    2. Hai ripubblicato? Il mio blogroll segna che questo articolo è di stamane! Oo

      Moz-

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    3. No. è che Audrey ha dei problemi con la sua pubblicazione e abbiamo fatto delle prove...scusa mi spiace che ti sei fatto un giro per niente ( guarda che non ti appare ma ieri il fatterello l'ha pubblicato anche lei )
      Buona giornata.
      Antonella

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  5. Un bel percorso figurativo e letterario,complimenti Antonella! E' vero,un testo,stupendo,molto sensibile.
    Pensa che io invece sto scrivendo la recensione della " Piccola Principessa"!

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    1. Ciao Michela, davvero una bella combinazione scrivere tutte e due sulla stessa autrice nello stesso periodo. Grazie per i tuoi complimenti, passerò a leggere il tuo lavoro su " La Piccola Principessa "
      A presto.
      Antonella

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  6. Meraviglioso Secret Garden! Belle opere d'arte!
    Abrazos!

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    1. Ciao Leovi, un libro davvero molto bello e le illustrazioni, soprattutto quelle della Moore, secondo me, sono stupende.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  7. Un super post, Antonella...molto coinvolgente la lettura e le immagini mi hanno riportata...a scuola.

    Buona serata con un abbraccio.

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    1. Grazie Gianna, il Fatterello è sempre un post un po' più impegnativo, io ho analizzato il libro e Audrey il film, è stata una bella scoperta rivivere questo Giardino Segreto da adulte!

      Buona serata anche a te e un abbraccio.
      Antonella

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  8. Illustrazioni di grande impatto. La trama mi ricorda un film che vidi quando ero ragazzina, chissà se era tratto da questo racconto.
    Un saluto:)

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    1. Ciao, le illustrazioni sono, a mio parere, bellissime. Sì, dal romanzo è stato tratto un film di cui ha scritto Audrey sul suo blog ( i Fatterellando sono sempre a 4 mani) se ti va di leggerlo il link è in fondo al post.
      Colgo l'occasione per dirti che avevo lasciato un commento da te ma ho visto che è sparito.
      Un caro saluto .
      Antonella

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  9. Meraviglioso questo lavoro, le immagini a dir poco fantastiche e la trama del romanzo invita alla lettura di questo toccante racconto!
    I miei complimenti a te e a Audrey, siete bravissime!
    Un abbraccio e buona giornata da Beatris

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    1. Ciao Beatris, un libro che io ho trovato bellissimo. molto delicato, con descrizioni meravigliose e un significato profondo.
      Grazie, sono felice che ti sia piaciuto.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  10. Complimenti per il lavoro, Antonella! Il libro lo conosco bene perché l'ho letto a scuola con i ragazzi di quinta più di una volta nel corso della mia carriera: piace sempre molto, insieme con "Il piccolo lord".
    Ciao e baci...

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    1. Ciao Lella, è davvero un bel libro e anche letto da adulti ha molto da dire. Sono contenta che il " Fatterello " ti sia piaciuto.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  11. Bellissima storia e bellissime illustrazioni, non conoscevo questo libro
    Grazie per averlo condiviso
    Ciao
    Norma

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    1. Ciao Norma, un bel libro scritto per i ragazzi ma meraviglioso letto da adulti. Le illustrazioni, soprattutto quella della Inga Moore, a mio parere sono bellissimi. Sono contenta di avertelo fatto conoscere.
      A presto, buona giornata.
      Antonella

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  12. http://haylin-robbyroby.blogspot.it/2014/05/top-of-post-26-maggio-2014.html
    Uno dei post migliori che ho letto la settimana scorsa.

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    1. Grazie Roberta, ancora una volta mi hai onorata facendomi entrare in questa tua classifica, sono felice che quando passi di qui riesci a trovare qualche cosa di interessante e piacevole. Grazie ancora, vengo subito da te.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")